ARCHIVIO ARTISTƎ E OPERE

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NINA CARINI

 

Formatasi nelle Accademie di Belle Arti di Verona e Milano e presso l’École nationale supérieure des beaux-arts de Lyon, l’artista ha mosso i suoi primi passi in ambito pittorico, per superare rapidamente la specificità dei singoli linguaggi e per reinventare il senso e lo scopo del medium che di volta in volta ha utilizzato. Ognuno dei suoi lavori è preceduto da un tempo lungo di preparazione, dedicato alla conoscenza dei fenomeni che sta esaminando. Le sue non sono forme fisse nel tempo, chiuse in sé stesse, varcano, anzi, i propri limiti. Un modus operandi che è stato decisivo per fare arte servendosi di mezzi alternativi a quelli tradizionali e per continuare a sperimentare soprattutto con il suono, le installazioni e il video. Tra le recenti mostre in cui ha esposto le sue opere si ricordano: Per Sempre e toujours (Spazio Collezione Nembrini, Bergamo, 2022), Meteorite in giardino 13 (Fondazione Merz, Torino 2021), Le déjeuner sur l’herbe (NM Contemporary, Eze-Bord-de-Mer 2021), For 24h CALL ME POET! Let’s meet on the horizon (Casa Testori e Casa degli Artisti, Milano 2020), Are my eyes distracting my hearing? (NM Contemporary, Monaco 2019). È stata finalista durante l’VIII Premio Fondazione VAF con l’opera Confine (2017) oggi in collezione al MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Sonro l’ha intervistata per il primo episodio della prima stagione del podcast. Dal 6 Marzo al 15 Aprile 2023 è stata presente in mostra con il progetto Aperçues, presso la Basilica di San Celso (Milano).

 

 

 

 

DANIELA CATTIVELLI

 

Daniela Cattivelli è compositrice, sound artist e docente al Conservatorio e all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il focus del suo percorso artistico è da anni orientato alla realizzazione di progetti interdisciplinari e all’osservazione di “contesti sonori”, ovvero ambiti in cui il “fatto musicale” è fortemente allacciato a una pratica, a una funzione, a un ambiente culturale. I suoi lavori esplorano le sfaccettature della dimensione sonora, con l’obiettivo di sviluppare dispositivi di ascolto o sistemi di fruizione non convenzionali. I suoi progetti sonori hanno trovato ospitalità in prestigiosi contesti nazionali ed internazionali, tra questi: Transmediale, Berlin; Auditorium Parco della Musica, Roma; Le Maillon, Théâtre National de Strasbourg; Biennale Arte di Venezia; Météo Festival, Mulhouse; Musée d’Art Moderne et Contemporain de Saint Etienne; électronicittà –GRIM, Marseille; Cimatics, Brussels; Biennale de la Danse de Lyon; Roma Europa Festival, Roma; INNER SPACE, Auditorium San Fedele, Milano; Tempo Reale Festival, Firenze; Angelica Festival, Bologna; European Media Art Festival– Osnabrueck; Museion – Museum of Modern and Contemporary Art, Bolzano; Muséum d’Histoire Naturelle,Toulouse; Nemo Festival -Paris; Netmage Live Media Festival, Bologna ; Le Cube Optronica Festival- Londra; MediaSpace– Stuttgard; Globalne Ocieplenie /The MediaGate–Galerie NT-Lodz; Rencontres Audiovisuelles 2009- Lille; Live Arts Week/ MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna; Academie Libanaise des Beaux Arts, Beirut; Museo D’Arte Contemporanea Villa Croce,

Genova; 21grand, Oakland, Italian Cultural Institute of San Francisco, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo,Torino; Elektra Festival, Montreal; Festival Santarcangelo dei Teatri; Danae Festival, Milano; Fabbrica Europa, Firenze;Théâtre Garonne – Scène européenne – Toulouse; Fondazione del Teatro Regio di Torino; Transart Festival, Bolzano; Short Theatre Festival, Roma; MilanoOltre Festival, Milano; Théâtre National de la Danse Chaillot, Paris; Gender Bender international festival, Bologna; Palazzo delle Esposizioni – Roma; ALL FRØNTIERS, Gorizia; Festival Off D’Avignon 2017, Avignon; Il suono in mostra – international festival of sound art, Udine.

 

 

 

 

DANIELE DI GIROLAMO

 

Daniele Di Girolamo sta completando un master in Visual Art a Malmö Art Academy dopo aver studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Le sue opere sono influenzate dall’ambiente che lo circonda, come il risultato del suo periodo di residenza a Hong Kong durante i moti di protesta del 2019. Il suo lavoro si basa su associazioni libere di materiali e suoni, che

creano una sensazione di ambiguità, soprattutto esplorando il suono e la visualizzazione sonora, con una particolare attenzione alla relazione tra elementi naturali e le pratiche sociali. Uno dei suoi ultimi progetti, Sending a Letter for Sanding Words (2022), si concentra sull'interazione multisensoriale tra materiali organici e inorganici.

 

 

 

 

CLARE FRACHEBOURG

 

Claire Frachebourg è un'artista multidisciplinare valaisana nata nel 1988, diplomata nel 2012 al TIP (scuola di performance a Friburgo in Brisgovia), poi nel 2021 all'EDHEA (Scuola di design e Alta scuola d’arte del Vallese). I suoi ambiti di ricerca toccano l'immaginario che genera i cambiamenti di scale fisiche e temporali. Si connette alle fessure, ai vuoti, agli spazi che generano nuove relazioni e modi di essere al mondo attraverso installazioni sonore. Claire Frachebourg cerca così di essere in ascolto dei potenziali di incontri nascosti, delle voci impercettibili che ci circondano.

 

 

 

 

RAMONA PONZINI

 

Ramona Ponzini è artista sonora, curatrice e iamatologa. L’esordio risale al 2005 con il progetto Painting Petals On Planet Ghost, incentrato sulla poesia giapponese come fonte privilegiata di testi musicabili, che approda su PSF Records, etichetta nipponica di culto di artisti quali Keiji Haino e Kaoru Abe. Negli anni collabora con figure del calibro di Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Tom Greenwood dei Jackie-O Motherfucker, e con il percussionista industrial Z’ev. Il progetto solista, sviluppato a partire dal 2016, consiste in inusuali Dj set contaminati da interazioni vocali e collage sonori. Nel 2018 è resident dj alle OGR di Torino nell’ambito della mostra Dancing is what we make of falling, curata da Samuele Piazza e Valentina Lacinio. Nel 2019 realizza un vinile e una performance dedicati all’opera di Salvo, presentati dalla Galleria Norma Mangione e durante la mostra Autoritratto come Salvo al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma (2022). La sua ultima performance sonora, Oroshi・Asobi・Okuri (2023), ispirata alla tripartizione temporale delle tradizionali feste rituali nipponiche, è stata presentata alle OGR di Torino nell’ambito della mostra *mutating bodies, imploding stars*, a cura di Samuele Piazza. Il

Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea le commissiona nel 2021 frogs.picus.VANNA, installazione a tre canali che affonda le sue radici nella pratica dello shinrin-yoku (forest bathing), e nel 2023 Promenade, riflessione sul concetto di accessibilità/inaccessibilità sviluppata in dialogo con le sale permanenti dedicate a Sol LeWitt e a Lothar Baumgarten. La pratica di Ramona Ponzini si inscrive in un territorio ibrido, che coniuga tecniche proprie delle arti visive e letterarie, come il collage o il cut-up burroughsiano, alla sperimentazione sonora e all’improvvisazione di stampo noise e jazzistico. A livello compositivo il processo adottato da Ponzini segue una matrice prettamente concettuale, attraversando l’idea di “editing” e di “campionamento” di elementi codificati e riprocessati attraverso l’uso di loop machine ed effetti sia digitali che analogici. Dei "d'après sonori” che attingono alla poesia, alla musica, e al paesaggio, catturato attraverso la tecnica del field recording.

 

 

 

 

ROBERTO PUGLIESE

 

Dopo aver conseguito il suo Master nel 2008 in musica elettronica presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, con il M° Agostino di Scipio, Roberto Pugliese divide il suo tempo tra l'insegnamento presso la stessa istituzione (Sistemi musicali e laboratorio di elettroacustica ed informatica), la musica dal vivo e la realizzazione di installazioni sonore. La sua ricerca trae energia principalmente da due tendenze dell'arte: l'arte sonora e quella cinetica e programmata. Utilizzando apparecchiature meccaniche guidate da software che interagiscono con l'ambiente circostante e l'utente, l’artista intende esaminare nuovi punti di ricerca sui fenomeni legati al suono. Pugliese ha esposto le sue opere a livello internazionale in mostre presso musei e gallerie tra cui: Teatro Anatomico, Bologna; Museo degli Affreschi,Verona; IED, Madrid; Muse,Trento; Tenuta Lo Scompiglio, Vorno; Villa Brandolini, Pieve di Soligo; TRA, Treviso; Gervasuti Foundation, Venice; Galerie Mazzoli, Berlin; Città della Scienza, Naples; Galleria Studio la Cittá, Verona; Palazzo Barberini, GNAM e Palazzo delle esposizioni, Rome; ZKM, Karlsruhe; Marfa, Texas. È stato premiato tra gli altri a: Ars electronica, Linz; Telefonica Foundation, Madrid; VAF, Roma.

 

 

 

 

 

ALESSANDRO SCIARAFFA

 

Vive e lavora a Torino. Dopo gli studi in Architettura, la sua ricerca artistica si orienta principalmente verso il suono, il movimento e l’esperienza del corpo in relazione alla scultura. Insieme a Luca Congedo e Fabrizio Rosso fonda il gruppo di sperimentazione musicale WHYOFF. Sciaraffa indaga le trasformazioni della materia, i fenomeni fisici e la loro interazione con l’essere umano. L’artista progetta situazioni nelle quali i fenomeni naturali invisibili sono indagati attraverso la tecnologia, realizzando macchinari sonori che attivano un’esperienza cognitiva e sensoriale nello spettatore generando situazioni imprevedibili. Fra le ultime mostre personali e collettive si ricordano: Emotion, Chiostro del Bramante, Roma (2023); Tracce / Huellas, Istituto Italiano di Cultura di Madrid (2022); Sinfonia, TSE Art Destination, Nur-Sultan, Kazakhstan (2022), GAM, Torino (2021); Aurora, Luci D’Artista XXII, Torino (2019);Totem, Galerie Mazzoli Dusseldorf (2019); De Umbris Idearum, San Severo al Pendino, Napoli (2019), Galleria Persano; Cosmonautica, GAM Castello di Costiglilole d’Asti (2019); The Winter Symphony, Hermitage, San Pietroburgo (2019) e Ground Moscow, Moscow (2019).

 

 

 

 

 

DIANA SONETTO

 

Nata nel 1997 a Schlieren (Svizzera) e cresciuta in Calabria, ha conseguito la Laurea triennale in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e successivamente ha completato il percorso di studi conseguendo la laurea magistrale presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Nella sua pratica utilizza diversi media - in particolare, il suono, la fotografia, il video e

l’installazione - per affrontare temi biografici legati a un concetto di SUD politico e geografico globale, del quale cerca di alterare la percezione culturale. Fra le sue mostre Crossing The Distance all’Accademia Albertina di Belle Arti/Ipogeo, Torino, 2023; Nabucodonosor, Conserveria Pastis, Torino, 2023; Permacrisis, Manica Lunga, Torino 2023

 

 

 

 

 

MICHELE SPANGHERO

 

Laureato in Lettere Moderne presso l'Università di Trieste, ha frequentato anche diversi workshop di musica elettronica e improvvisata, sound design e videomaking. L'attività artistica di Michele Spanghero spazia dal campo dell'arte sonora, alla scultura e alla fotografia. Riceve la menzione come "Miglior giovane artista italiano nel 2016" secondo la rivista Artribune. Il vuoto, il riverbero, la musica classica, il suono del silenzio sono solo alcuni dei temi legati all’ambiente sonoro toccati dalla sua ricerca. Ha esposto e eseguito in diversi contesti internazionali come musei, gallerie, club e festival in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Turchia, Egitto, Cina e USA. Nel 2017 è stato artista ospite alla School of the Art Institute di Chicago (USA).

 

 

 

 

 

MATTEO VETTORELLO

 

Matteo Vettorello (Venezia, 1986) realizza sculture con cui interagire, costituite da sistemi biometrici capaci di quantificare stati d'animo per definizione non misurabili: sono dispositivi elettromeccanici progettati per risolvere un algoritmo paradossale, sintesi dei meccanismi utilitaristici di macchine e le abitudini comportamentali dell’essere umano contemporaneo.

Ha studiato Arti Visive allo I.U.A.V. di Venezia e ha conseguito il diploma di secondo livello in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2017. Tra le mostre recenti ricordiamo: Tuning Space, a cura di Sara d’Alessandro Manozzo e Chiara Boscolo, galleria 10 & zero uno, Venezia (2023); Principi, a cura di Francesca Canfora, Biennale Tecnologia, Torino (2022); Condizione di Insieme, a cura di Chiara Boscolo, galleria 10 & zero uno, Venezia (2022); Liberi (tutti), a cura di Silvia Concari e Alessio Vigni, Habitat Ottantatre, Verona, (2022); La curatela militante, a cura di Osservatorio Futura e Elena Castiglia, Torino (2022); Sincronie, a cura di Carlo Sala, Auditorium Parco della Musica, Roma (2022). Tra le installazioni pubbliche si segnalano: Traduttore di cortesia per un bacino confuso, Museo M9, Mestre (2021); Life Beyond Plastic, Istituto Oikos, Piazza XXVI Maggio, Milano (2020); Pressione Simpatica, Edicola Radetzky, Milano (2019). Ha partecipato a diverse mostre e residenze d'artista di rilevanza internazionale, tra cui Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia (2018); VIR ViaFarini-in-residenza, Milano (2019); BJCEM, Biennale Mediterranea 18, Tirana (2017); Festival Art Stays, Ptuij (2019); In - Edita, Venezia (2020). Nel 2013 fonda l'associazione culturale ALTOlab e co-fonda l'etichetta multimediale LATOfragile, dedicata alla promozione di artisti visivi e sonori.

 

 

 

 

MARZIO ZORIO

 

La ricerca di Marzio Zorio si concentra sulla creazione di installazioni di grandi dimensioni, in cui la componente sonora è di fondamentale importanza, focalizzandosi sulle proprietà spaziali del suono e sul rapporto che questo ha con l’ambiente, le architetture e l’essere umano.

Partecipa a numerose mostre personali e collettive, in Italia e anche all’estero, tra cui “Il terzo giorno” (2018) al Palazzo del Governatore di Parma e Artissima Sound alle Ogr di Torino, dedicata alle installazioni sonore. Nel 2020 vince il premio #raccontoplurale organizzato dalla Fondazione CRT di Torino con un video realizzato durante la prima quarantena da Coronavirus. In ambito musicale ha collaborato con Nicolas Jaar realizzando particolari strumenti musicali utilizzati per diversi concerti e nell’album Telas (2020) e, in seguito, con la produzione di una traccia per l’album Caves – A Compilation of Silence, edito dalla casa discografica Other People di Jaar. Nel 2022 in occasione della mostra collettiva “Biennale Tecnologia – Tecnologia è umanità” organizzata dal politecnico di Torino ha vinto il primo premio con l’opera “Moti Umani”. Fra le ultime mostre personali e collettive si ricordano: LISTENING POST, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2023); EXPERIMENTUM CRUCIS, Ex-caserma Cassonello, Noto (2022); PRINCÌPI – COSTRUIRE PER LE GENERAZIONI, Biennale Tecnologia, Politecnico di Torino, Torino (IT) (2022); SUPERLAB, Bicocca Superlab, Milano (2022); CONDIZIONE D’INSIEME – MAJORITY REPORT, Galleria 10 & zerouno Venezia (2022); BIBLIOTECA, Palazzo delle esposizioni – Sala Santa Rita , Roma (2020); ARTISSIMA, Artissima Sound, OGR, Torino (2018); SE TELEFONANDO, Casa del Mantegna, Mantova (2017).